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Come funziona Clubhouse, il nuovo social popolato di sole voci

clubhouse
  • Come si accede al club esclusivo del nuovo social media
  • Una mini guida per navigare nelle “stanze” della piattaforma
  • Clubhouse e sicurezza, possiamo stare tranquilli?
  • L’allarme dello Stanford Internet Observatory
  • Una giovane piattaforma in crescita

Anno nuovo, social nuovo. Oggi vogliamo raccontarvi come funziona Clubhouse, la nuova piattaforma social che fa dell’audio il suo veicolo principale. Che la rivoluzione audio nel digitale fosse in arrivo ve lo avevamo già anticipato. Nell’ultimo anno infatti, secondo i dati raccolti da Hootsuite nel suo consueto report su digitale e social network, un italiano su quattro ha stabilmente frequentato una delle diverse piattaforme dedicate ai podcast, per un “consumo” medio pro capite di trenta minuti tondi al giorno. Sull’onda di questo crescente successo non poteva ovviamente mancare la nascita di una piattaforma social che facesse delle voci dei suoi utenti la sua unica via di comunicazione. Clubhouse, appunto.

Scopriamo come funziona Clubhouse.

A differenza di Instagram e Facebook, che fanno dell’immagine e del testo i loro punti di forza, si tratta di un’app solo audio. Per spiegare come funziona Clubhouse basti pensare che è una piattaforma live in cui gli utenti possono creare delle vere e proprie stanze, dove riunirsi per discutere gli argomenti più disparati. Nulla quindi resta scritto, ma tutto si basa sulla voce degli utenti registrati e finisce con la conclusione del live nella stanza. Una sublimazione insomma del concetto di contenuti effimeri lanciato prima da Snapchat e poi da Instagram con le “stories”, disponibili solo per 24 ore. L’insolita modalità di interazione della piattaforma sta forse alla base del suo successo, basti pensare che in pochi mesi di vita solo in Italia si sono registrati già 100.000 utenti, rendendo Clubhouse la terza app più scaricata del momento nel nostro paese. Forse però a frenare ancora la crescita del nuovo social c’è anche la modalità di accesso.

Come si entra nel circolo esclusivo di Clubhouse?

Il carattere per ora esclusivo dell’accesso all’app è forse il primo scoglio da superare perché la piattaforma raggiunga la piena popolarità. Infatti per poter scaricare l’app bisogna essere possessori di iPhone. Un’app per il Play Store di Android è già in fase di sviluppo. Gli utenti che non hanno un melafonino però dovranno aspettare ancora un po’ per sbarcare su social dell’udito. L’importante è non cadere nella tentazione di provare a fare ugualmente il download. Circa un milione di persone ha provato a scaricare ugualmente l’app dallo store nelle ultime settimane, incappando però in uno strumento per la gestione di progetti aziendali. Non è detto che non possa tornare utile, chiaro. Forse però non nel tempo libero…

Come navigare nel mare di voci di Clubhouse?

Effettuato il download ci si registra tramite il proprio numero di telefono e, se si conosce già qualche contatto all’interno, si può chiedergli di sbloccarci l’accesso. L’entrata infatti è solo su invito, cosa che, insieme alla registrazione con il numero della SIM, dovrebbe garantire affidabilità e sicurezza alla piattaforma, anche se sono arrivate puntuali anche le polemiche in questo senso, come vedremo fra poco. Una volta dentro si può accedere a diverse stanze, alcune alla presenza di vere e proprie star. È il caso ad esempio di Elon Musk, che qualche settimana fa ha annunciato un live che ha quasi mandato in down la piattaforma. All’inizio si entra solo come auditori, con la possibilità però di intervenire tramite sistema ad “alzata di mano”, come su Zoom, Teams o Meet. Non essendo ancora così popolare nel nostro paese, nonostante i numeri decisamente in crescita, per orientarsi tra le varie stanze e i vari argomenti potrebbe volerci un po’ di tempo. Uno strumento utile in questo senso potrebbe essere la piattaforma web creata da un team di talenti digitali italiani Clubhouse Italy. Una volta capito come funziona Clubhouse tocca occuparsi di un tema diventato scottante nell’ambito dei social: la privacy.

Come funziona Clubhouse e come accedere al social network dell'audio
Come funziona Clubhouse e come si accede al social network del momento

Clubhouse è davvero sicuro?

Come abbiamo detto prima la piattaforma chiede la registrazione di un numero di telefono, legato quindi all’identità della persona fisica. Questo però è un problema facilmente aggirabile, come anche il limite dell’invito, con diversi utenti che hanno dato vita a vere e proprie rivendite di accessi, abbattendo così anche il muro legato alla maggiore età, aspetto che ha interessato molto i social network nell’ultimo periodo. È di queste ultime ore la decisione del Garante per la Privacy di aprire un fascicolo nei confronti di Instagram e Facebook. Questo dopo quello indirizzato a TikTok, a seguito della morte di una bambina di 10 anni per circostanze ancora poco chiare. Come se non bastasse è arrivata inoltre anche la polemica relativa ai dati e alla privacy.

Dalla Cina con furore

L’allarme è arrivato dallo Stanford Internet Observatory, che ha sottolineato come la piattaforma presenti vulnerabilità di sicurezza informatica ma soprattutto pecche sulla privacy. Secondo l’osservatorio la crittografia obsoleta dell’app potrebbe consentire di intercettare e registrare quello che avviene nelle diverse stanze. Inoltre, la maggior parte dei dati dell’app finisce in mano ad una società terza, Agora, con sede a Shangai. Questo aprirebbe alla possibilità di entrare in possesso di dati e registrazioni grezze da parte del governo cinese, che la scorsa settimana ha interdetto l’uso dell’app in Cina per discussioni a tema diritti umani, non proprio graditi dal governo di Pechino. Tutte queste scoperte sono state riportate dall’osservatorio privatamente agli sviluppatori, per richiedere un intervento.

I problemi non fermano la crescita dell’app

Da parte sua Alpha Exploration Co. – la società che ha sviluppato Clubhouse – ha riferito allo Stanford Internet Observatory che sta rafforzando le misure di sicurezza, prevedendo blocchi che impediscono all’app di trasmettere riscontri ai server cinesi. Certamente sarà nell’interesse della stessa casa madre risolvere al più presto la questione, per permettere la crescita della sua piattaforma. Di sicuro c’è solo che questa app, ideata in piena pandemia da Paul Davison e Rohan Seth, rispettivamente ex dipendenti di Pinterest e di Google, sta ottenendo un immediato successo. Clubhouse è nata infatti grazie ad un finanziamento di circa 100 milioni di dollari dalla società di venture capital Andressen Horowitz, ma conta già una valutazione complessiva di oltre 1 miliardo di dollari.

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